Il nostro impegno

Il nostro territorio, le Marche, l’Italia intera, ha bisogno di noi, del nostro impegno, del nostro lavoro, della nostra creatività, della nostra fantasia, ma soprattutto della nostra forza.

Perché noi abbiamo la forza di metterci in gioco e lottare per la realizzazione delle nostre idee, dei nostri progetti, dei nostri sogni.

In un famoso discorso all’Università di Stanford Steve Jobs pronunciò la sua celebre frase “Siate affamati, siate folli”.

Perché anche noi siamo affamati (e dobbiamo essere affamati di conoscenza, sapere, esperienza) e folli (dobbiamo osare per il nostro benessere e per realizzare i nostri sogni).

Quindi, dobbiamo sviluppare le conoscenze per realizzarci al meglio.

La formazione e aggiornamento costante sono la chiave del successo.

E comunque, va detto che, i migliori imprenditori sono quelli che hanno la forza di mettersi in gioco e lottare per la realizzazione delle proprie idee.

Come Edison diceva “Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica

Come possiamo trasformare un sogno in un progetto fattibile?

Per farlo, dobbiamo cercare di risponder a queste domande:

1) Come descriviamo il nostro prodotto/servizio? Con quali dettagli?

2) Quali necessità soddisfa questo prodotto? Quale problema risolve? oppure Quale desiderio realizza?

3) Quali sono i nostri potenziali clienti? (Chi è disposto a pagare per ricevere il nostro bene o servizio?)

4) In quale settore ci inseriamo? Quali sono i nostri concorrenti? In cosa ci differenziamo rispetto a loro?

Se riusciamo a rispondere a queste domande il nostro progetto inizierà a prender forma.

Piergiorgio Cianitto

Come trovare l’idea giusta

Ognuno di noi ha dei bisogni che vuole soddisfare, dei desideri da realizzare, e purtroppo, anche dei problemi da risolvere.

Trovare un prodotto o servizio che soddisfa un nostro bisogno, oppure che realizza un nostro desiderio, o anche, che risolve un nostro problema, significa trovare l’idea giusta.

Perché, se un prodotto può essere utile per risolvere un nostro problema, lo stesso prodotto può essere utile anche agli altri, che hanno a che fare con lo stesso problema.

Affinché un’idea diventi un prodotto o un servizio, utile a noi e agli altri, deve essere tradotta in un progetto d’impresa.

Citando un aforisma di Thomas Alva Edison (inventore ed imprenditore statunitense)

Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica.

Ma anche la difficoltà di un’idea sta nel metterla in pratica, in quanto, per poter costruire un progetto di impresa, l’idea deve essere fattibile e sostenibile.

Ciò significa: possedere le competenze, le esperienze, le abilità e le capacità utili per poter realizzare il nostro prodotto o servizio, nonché le risorse economico – finanziarie necessarie per costruire il progetto.

Avere delle passioni, degli hobby, delle competenze professionali o delle esperienze di lavoro, sono elementi che ci aiutano a trovare la nostra idea di impresa, o meglio, ci aiutano a selezionare i prodotti o i servizi che siamo in grado di realizzare, in base alle nostre competenze.

Conoscere, invece, i bisogni, i desideri e i problemi nostri e degli altri, ci aiuta a capire quale delle nostre idee sviluppare, in quanto incontra i gusti dei potenziali clienti.

Uno strumento fondamentale per lo sviluppo di un’idea imprenditoriale è l’analisi di mercato, la quale si compone tipicamente di due fasi: l’analisi della domanda e l’analisi dell’offerta.

Attraverso l’analisi della domanda, cerchiamo di comprendere le caratteristiche del mercato di riferimento: quindi lo scopo principale è capire chi sono e come si comportano i potenziali clienti interessati al nostro prodotto o servizio.

Attraverso, invece, l’analisi dell’offerta, cerchiamo di comprendere l’offerta già presente nel mercato di riferimento per lo stesso prodotto o servizio. Quindi cerchiamo di capire il posizionamento ed il comportamento della concorrenza.

Quindi, l’obiettivo dell’analisi di mercato è permetterci di avere la consapevolezza delle opportunità che il mercato ci riserva, e nello stesso tempo, di conoscere i suoi possibili rischi.

Piergiorgio Cianitto