Come finanziare un’impresa: con l’Equity Crowdfunding

Cos’è l’Equity Crowdfunding?


L’Equity Crowdfunding rappresenta una forma di raccolta di capitali attraverso piattaforme web, che consente agli investitori potenziali di sottoscrivere azioni e/o quote di Piccole e medie Imprese, diventandone soci a tutti gli effetti.


In questo modo le imprese riescono a reperire i fondi necessari allo sviluppo dei propri progetti mentre gli investitori hanno la possibilità di investire il proprio denaro in attività imprenditoriali ad alto potenziale di crescita.


Quali sono i requisiti di accesso per le imprese?


Inizialmente, la legislazione italiana aveva stabilito che l’accesso alle piattaforme abilitate alla raccolta di capitali fosse riservato soltanto alle Start up e alle PMI innovative.

La situazione invece risulta ora modificata, a seguito degli interventi normativi apportati dapprima con la legge di stabilità 2017 (legge n. 232/2016), poi con i correttivi introdotti con il d.l. n. 50/2017 e con il d. lgs. n. 129/2017, di attuazione della direttiva 2014/65/UE.

Per individuare le piccole e medie imprese rilevanti ai fini dell’equity crowdfunding il regolamento UE n. 1129/2017 ha stabilito che possono definirsi piccole e medie imprese quelle società in possesso di almeno due su tre dei seguenti criteri, in base al più recente bilancio annuale o consolidato:

° numero medio di dipendenti nel corso dell’esercizio inferiore a 250;

° totale dello stato patrimoniale non superiore a 43.000.000 di euro;

° fatturato netto annuale non superiore a 50.000.000 di euro.


Quali possono essere gli offerenti?


° le piccole e medie imprese(come definite dall’art. 2, par. 1, lett. f), primo alinea, del regolamento UE n. 2017/1129);

° la società start-up innovativa, compresa la start-up a vocazione sociale e la start-up turismo (come definite rispettivamente dagli artt. 25, commi 2 e 4 e 11-bis del d.l. n. 83/2014, convertito con modificazioni dalla l. n. 106/2014);

° la piccola e media impresa innovativa – “PMI innovativa” (come definita dall’art. 4, comma 1, del d.l. n. 3/2015, convertito con modificazioni dalla l. n. 33/2015);

° l’organismo di investimento collettivo del risparmio – “OICR” – che investe prevalentemente in piccole e medie imprese (come definito dall’art. 1, comma 2, lett. e), del decr. ministero dell’economia e delle finanze 30 gennaio 2014);

° le società di capitali che investono prevalentemente in piccole e medie imprese (come definite dall’art. 1, comma 2, lett. f), del decr. ministero dell’economia e delle finanze 30 gennaio 2014).

Quali possono essere gli investitori?


Sono coloro che investono nei progetti pubblicati sui portali di equity crowdfunding
Chiunque può decidere di investire il proprio denaro nei progetti presentati.

Il Regolamento Consob stabilisce che, per la buona riuscita della raccolta, una percentuale almeno pari al 5%(del 3% per le offerte effettuate da piccole e medie imprese in possesso della certificazione del bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato, relativi agli ultimi due esercizi precedenti l’offerta, redatti da un revisore contabile o da una società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili) del totale dell’offerta deve essere sottoscritta da soggetti particolarmente qualificati, i quali possiedono adeguati strumenti professionali per valutare la qualità delle singole offerte.
La campagna di equity crowdfunding si considera conclusa con successo se viene raccolto almeno l’obiettivo minimo prefissato. In assenza di uno dei due presupposti, l’offerta non si perfeziona ed i fondi raccolti durante la campagna vengono restituiti ai sottoscrittori.

Come finanziare un’impresa: con il Confidi

Che tu sia un giovane che sceglie di mettersi in proprio, o un imprenditore in fase di espansione della propria attività, richiedere un prestito ad una banca può essere una scelta obbligata ma anche molto difficile.

Di fatto, per ottenere un finanziamento da una banca è necessario esibire almeno una garanzia.

Quindi, conoscere alcuni strumenti che favoriscono l’accesso al credito come i Confidi o il Fondo di Garanzia per le PMI potrebbe essere molto utile.

Infatti la garanzia offerta dal Confidi permette ad aziende e liberi professionisti di accedere al credito bancario e ottenere condizioni agevolate, come ad esempio l’abbattimento del tasso d’interesse.

Che cos’è il Confidi?

Il Confidi è un consorzio che esercita l’attività di garanzia collettiva dei fidi. La sua attività è quella di prestare la propria garanzia verso la banca nel caso che le imprese chiedano dei finanziamenti, in modo da agevolare l’accesso al credito destinato alle attività economiche e produttive.

A chi è rivolto?

A tutte le imprese che hanno bisogno non solo di una garanzia affidabile per accedere al credito, ma anche di far parte di un consorzio di imprese operanti in un determinato settore.
Possono accedere ai servizi dei Confidi operanti nei vari settori tutte le PMI ubicate sul territorio nazionale.

Perché rivolgersi ad un Confidi?

Perché l’impresa si assicura un garante affidabile nella richiesta di credito, assicurandosi molte possibilità in più di accesso ai finanziamenti. L’attività dei Confidi minimizza i rischi per le banche dovuti a eventuali insolvenze dei clienti: per questo l’erogazione del credito è più protetta e agevolata.

Come funziona?

La domanda di garanzia deve essere presentata al Confidi (con cui l’impresa sarà associata) utilizzando la modulistica prevista dalla convenzione appositamente stipulata tra la Banca ed il Confidi stesso. Mentre la banca svolge la propria istruttoria riguardo al finanziamento chiesto, anche il Confidi analizza la richiesta di garanzia per il credito a cui si vuole accedere. Una volta terminata l’istruttoria, la banca invia la propria delibera al Confidi. Acquisita tale delibera, il Confidi comunica sia alla banca che all’impresa richiedente il risultato della propria analisi: se positiva, la garanzia sarà attivata e verrà stipulata l’erogazione del finanziamento garantito all’impresa.

 

Fare impresa nel fermano

Dal turismo, al terziario, all’artigianato, quale attività economica possiamo intraprendere nella provincia di Fermo?

Non si esportano solo merci, si possono “esportare” anche la bellezza dei luoghi, i paesaggi meravigliosi, città d’arte e spiagge. E l’Italia possiede un immenso tesoro paesaggistico, storico, culturale ed artistico.

Questo è turismo, ed è un settore con una enorme potenzialità di crescita, e rappresenta una delle maggiori “industrie” italiane.

La provincia di Fermo con le sue splendide località balneari, e i sui pittoreschi borghi della collina fermana, rappresenta un valido esempio di luogo da esportare, cioè da visitare.

Infatti, il territorio fermano ha una forte vocazione turistica, con sevizi all’avanguardia garantiti da un ottimo sistema ricettizio, alberghi, ristoranti, pizzerie, chalet e bar gelaterie.

E non solo, caratterizzata da elevati livelli di qualità della vita, la provincia di Fermo è un’ottima destinazione dove trasferirsi per vivere meglio.

Inoltre, il territorio fermano fa parte del distretto industriale della calzatura, e quindi si caratterizza per una forte presenza dell’artigianato, con un’antica tradizione nel settore calzaturiero.

La presenza di manodopera qualificata, ha permesso lo sviluppo della produzione di calzature di famose “griffe” come Loriblu, Tod’s, Hogan, Bikkembergs, e tanti altri, e un indotto importante di subfornitura di qualità per le aziende locali ed internazionali, nel quale è possibile sviluppare ulteriori filiere produttive.

Oltre al turismo e all’artigianato, nel territorio fermano sono in crescita le attività comprese nel settore terziario, ovvero l’insieme delle attività economiche che producono servizi e prestazioni rivolte a famiglie ed imprese, cioè:

  1. servizi di informazione, comunicazione e marketing;
  2. attività professionali scientifiche e tecniche;
  3. attività immobiliari e noleggio;
  4. agenzie di viaggio;
  5. attività finanziarie e assicurative;
  6. attività professionali e di consulenza;
  7. servizi di supporto alle imprese;
  8. attività artistiche e sportive;
  9. attività sanitarie e altri servizi sociali.

Piergiorgio Cianitto

L’Infinito (Giacomo Leopardi)

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

Inno alle Marche

 

Inno alle Marche

La Musica è di Giovanni Allevi ed il Testo di Giacomo Greganti.

Nel cuore avrò i monti azzurri,
Il mare e poi le verdi terre…
Regione mia, luogo d’arte e poesia,
se io domani dovessi andar via,
vivrei soltanto per ritornare..
Perché ogni giorno io penso a te

Ovunque vai, ritroverai
gente serena e libertà
Piccoli borghi e operose città
L’anima immensa del grande poeta
che ha illuminato la nostra vita
sempre vivrà per l’eternità

se ritorni
se ritorni
tu ritrovi il sorriso
la regione delle Marche:
il Paradiso

se rimani
se rimani
da domani vivrai
tutto un mondo di felicità

Ovunque andrai respirerai
un grande senso di dignità
I paesaggi del gran Raffaello
Puoi rivedere passando di qua
Sono le Marche la terra mia
Luogo di pace e di umanità

Le Marche di Guido Piovene

Guido Piovene, è stato uno scrittore e giornalista italiano, vissuto tra il 1907 e il 1974, celebre per aver scritto Viaggio in Italia, una straordinaria guida letteraria del nostro Bel Paese.

Nel suo reportage di viaggio, Guido Piovene si soffermò a descrivere il paesaggio marchigiano.

Di seguito ho trascritto alcune parti del capitolo che Piovene ha dedicato alle Marche:

Le Marche sono un plurale. Il nord ha tinta romagnola; l’influenza toscana ed umbra è manifesta lungo la dorsale appenninica; la provincia di Ascoli Piceno è un’anticamera dell’Abruzzo e della Sabina. Ancona, città marinara, fa parte per sé stessa. In uno spazio così breve, anche la lingua muta e ha impronte romagnole, toscane, umbre, abruzzesi, secondo i luoghi. Tanti diversi spiriti ed influenze, palesi anche nel paesaggio, sembrano distillarsi e compenetrarsi nel tratto più centrale, in cui sorgono Macerata, Recanati, Loreto, Camerino. Nessuna città marchigiana ha un vero predominio nella regione. Verso Bologna gravita il pesarese e parte dell’anconetano; il resto verso Roma, supremo miraggio per tutti.”

Più ancora dell’Emilia e dello stesso Veneto, le Marche sono la regione dell’incontro con l’Adriatico. Questo piccolo mare qui si spiega più intimo, più libero e silenzioso, con i suoi colori strani, che lo fanno diverso da tutti i mari della terra. Parlo di certi verdi freddi, grigi traslucidi, azzurri striati di rosso, che ricordano i marmi pregiati e le pietre dure. A differenza del Tirreno, l’Adriatico ha colori rari ed eccentrici, il gusto dell’anomalia. Si direbbe che le acque si propongano di imitare materie preziose ed estranee. E la collina marchigiana, volgendosi verso l’interno, è quasi un grande e naturale giardino all’italiana.”

Se si volesse stabilire qual è il paesaggio italiano più tipico, bisognerebbe indicare le Marche, specie nel maceratese e ai suoi confini.”

L’Italia nel suo insieme una specie di prisma, nel quale sembrano riflettersi tutti i paesaggi del Terra, facendo atto di presenza in proporzioni moderate e armonizzandosi l’un l’altro.”

Qui abbiamo l’esempio più integro di quel paesaggio medio, dolce, senza mollezza, equilibrato, moderato, quasi che l’uomo stesso ne avesse fornito il disegno.”

L’Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato del mondo. Le Marche dell’Italia.

Un viaggio nelle Marche, non frettoloso, porta a vedere meraviglie.”

Perché un cliente dovrebbe scegliere noi?

Perché un cliente dovrebbe acquistare il nostro prodotto/servizio? Perché da noi piuttosto che da un concorrente?

 

Conoscere le risposte a queste domande può determinare il successo o l’insuccesso di un progetto d’impresa, e possono essere anche il biglietto da visita dell’impresa stessa.

Perché le risposte a queste domande sono le promesse che un imprenditore fa ai propri clienti, quindi, sono una “proposta di valore”.

Per cui se la motivazione per cui un cliente acquista un prodotto o un servizio è la soddisfazione di un bisogno, la realizzazione di un desiderio o la risoluzione di un problema, una “proposta di valore” dovrebbe chiaramente descrivere come il nostro prodotto o servizio soddisfa le esigenze del cliente.

La nostra proposta di valore deve comunicare in modo chiaro e conciso come il nostro prodotto o servizio costituisce la soddisfazione di un bisogno, o la realizzazione di un desiderio, o la risoluzione di un problema di un cliente, e anche, come ci distinguiamo dal resto del mercato e dai concorrenti.

 

Se il cliente ha bisogno di pensare per scegliere quale può essere la migliore soluzione per le sue esigenze, la nostra proposta di valore deve aiutarlo a scegliere il nostro prodotto/servizio.

 

La proposta di valore deve rappresentare in modo chiaro, comprensibile ed efficace la nostra attività, definire i punti di forza e l’importanza del prodotto o del servizio, ma soprattutto deve far percepire come e in che modo i nostri prodotti e servizi potrebbero risolvere in modo soddisfacente le esigenze del cliente.

 

Come creare una proposta di valore?

 

Una efficace proposta di valore può essere creata rispondendo alle seguenti domande:

  1. A quale tipo di clientela ci rivolgiamo? Quali sono le caratteristiche dei nostri clienti?
  2. Quali sono i desideri, i problemi o i bisogni dei nostri clienti? Con che linguaggio li descrivono? Quali parole usano?
  3. Quali sono i benefici o i vantaggi che offriamo ai nostri clienti? A quale problema forniamo una soluzione?
  4. Quali sono i punti di forza del nostro prodotto rispetto alla concorrenza? Quali sono i nostri elementi di differenziazione?

Con un breve testo, scritto in modo chiaro e comprensibile, dobbiamo riuscire a rispondere a queste domande.

Con un breve testo dobbiamo catturare l’attenzione del potenziale cliente e differenziarci dai nostri competitori.

Quindi, perché un cliente dovrebbe scegliere noi? Perché la nostra proposta di valore è una chiara promessa data al cliente che il nostro prodotto/servizio è la migliore soluzione per le sue esigenze.

Piergiorgio Cianitto

Come trovare l’idea giusta

Ognuno di noi ha dei bisogni che vuole soddisfare, dei desideri da realizzare, e purtroppo, anche dei problemi da risolvere.

Trovare un prodotto o servizio che soddisfa un nostro bisogno, oppure che realizza un nostro desiderio, o anche, che risolve un nostro problema, significa trovare l’idea giusta.

Perché, se un prodotto può essere utile per risolvere un nostro problema, lo stesso prodotto può essere utile anche agli altri, che hanno a che fare con lo stesso problema.

Affinché un’idea diventi un prodotto o un servizio, utile a noi e agli altri, deve essere tradotta in un progetto d’impresa.

Citando un aforisma di Thomas Alva Edison (inventore ed imprenditore statunitense)

Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica.

Ma anche la difficoltà di un’idea sta nel metterla in pratica, in quanto, per poter costruire un progetto di impresa, l’idea deve essere fattibile e sostenibile.

Ciò significa: possedere le competenze, le esperienze, le abilità e le capacità utili per poter realizzare il nostro prodotto o servizio, nonché le risorse economico – finanziarie necessarie per costruire il progetto.

Avere delle passioni, degli hobby, delle competenze professionali o delle esperienze di lavoro, sono elementi che ci aiutano a trovare la nostra idea di impresa, o meglio, ci aiutano a selezionare i prodotti o i servizi che siamo in grado di realizzare, in base alle nostre competenze.

Conoscere, invece, i bisogni, i desideri e i problemi nostri e degli altri, ci aiuta a capire quale delle nostre idee sviluppare, in quanto incontra i gusti dei potenziali clienti.

Uno strumento fondamentale per lo sviluppo di un’idea imprenditoriale è l’analisi di mercato, la quale si compone tipicamente di due fasi: l’analisi della domanda e l’analisi dell’offerta.

Attraverso l’analisi della domanda, cerchiamo di comprendere le caratteristiche del mercato di riferimento: quindi lo scopo principale è capire chi sono e come si comportano i potenziali clienti interessati al nostro prodotto o servizio.

Attraverso, invece, l’analisi dell’offerta, cerchiamo di comprendere l’offerta già presente nel mercato di riferimento per lo stesso prodotto o servizio. Quindi cerchiamo di capire il posizionamento ed il comportamento della concorrenza.

Quindi, l’obiettivo dell’analisi di mercato è permetterci di avere la consapevolezza delle opportunità che il mercato ci riserva, e nello stesso tempo, di conoscere i suoi possibili rischi.

Piergiorgio Cianitto

Adriatico: un mare da amare

Sapete quali sono gli effetti benefici del mare?

Guardare il mare fa bene a mente e corpo, sia d’estate che nelle altre stagioni dell’anno.

L’immensità del mare, il rumore delle onde e l’odore della salsedine, regalano uno stato di tranquillità e una sensazione di benessere, tali da eliminare lo stress e migliorare il nostro umore.

Andare in spiaggia stimola la nostra creatività e ci aiuta ad essere più concentrati: le idee riescono a fluire in modo più libero, come fossero magie.

Dopo una passeggiata sulla spiaggia si ritorna rigenerati.

Praticare un’attività fisica in riva al mare, oltre a migliorare l’umore, dona tonicità ed elasticità al corpo e migliora anche la respirazione.

Per restare in forma e rilassare mente e corpo, andare al mare è il miglior regalo che possiamo farci.

Il territorio Fermano significa anche lungomare, 25 chilometri di costa, spiagge curate e fondali quasi sempre bassi.

La riviera Fermana con le sue spiagge di sabbia e ghiaia, le piste ciclabili e le aree attrezzate per lo sport, è il posto ideale per passeggiate a piedi o in bicicletta e per praticare diversi sport all’aria aperta.

Con i numerosi stabilimenti balneari, i ristoranti, dove si può ascoltare la musica e ballare, è il posto ideale dove si possono mangiare ottime e fresche specialità di pesce.

Si può partire da Porto Sant’Elpidio, all’ombra di una verdeggiante pineta secolare, e una lunga pista ciclabile che corre parallela ad una lunga fila di palme, ed una spiaggia di ghiaia e sabbia lunga oltre sette chilometri.

Per arrivare a Lido di fermo e Porto San Giorgio, belle località balneari, dalla spiaggia di sabbia finissima e dai fondali marini bassi e protetti da scogliere artificiali: che hanno l’obiettivo di mitigare l’azione erosiva da parte del mare.

Si raggiunge il porto di Porto San Giorgio, che è tra i più grandi della costa, per poi attraversare Marina di Altidona, con un’ampia spiaggia mista ciottoli e sabbia, e percorsa da una comoda pista ciclabile.

Per poi arrivare a Pedaso, caratterizzato da un litorale di sabbia e ghiaia, dove grazie alla trasparenza dell’acqua, ricca di flora e fauna marina, si possono fare delle immersione e praticare sport subacquei.

Quindi, per chi cerca il divertimento, ma anche il relax ed il benessere, per chi ama il mare o anche praticare lo sport all’aria aperta, ma soprattutto per chi ama assaporare dell’ottima cucina, la riviera fermana è l’ideale dove trascorrere la propria vita.

Piergiorgio Cianitto

Distretto delle Calzature Fermano-Maceratese

Cos’è un distretto industriale?

Il distretto industriale (dal Dizionario di economia e finanza – Treccani) è “un sistema produttivo costituito da un insieme di imprese, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, caratterizzate da una tendenza all’integrazione orizzontale e verticale e alla specializzazione produttiva, in genere concentrate in un determinato territorio e legate da una comune esperienza storica, sociale, economica e culturale.”

Il distretto delle calzature si colloca tra le province di Fermo e Macerata.

Nel distretto prevalgono tre poli produttivi diversamente specializzati per prodotto: la zona di Porto Sant’Elpidio e Civitanova Marche, dove vengono realizzate calzature da donna, la zona di Monte Urano, dove è particolarmente accentuata la produzione di scarpe da bambino, e la zona di Montegranaro specializzata nella produzione di scarpe da uomo.

Tra le province di fermo e macerata si producono le migliori calzature del mondo, grazie soprattutto alle piccole e medie imprese che lavorano con la cura e nel rispetto delle antiche tradizioni artigiane.

Questo distretto rappresenta il Made in Italy nel Mondo, ed è la sede della produzione di calzature di famose “griffe” come Loriblu, Tod’s, Hogan, Bikkembergs, Cesare Paciotti e tanti altri.

Il distretto è formato da poche grandi aziende e da moltissime piccole e medie imprese concentrate su un numero ristretto di fasi produttive, che spesso lavorano in subfornitura per la realizzazione di una determinata fase del processo produttive, con un elevato livello di specializzazione.

I turisti che visitano il territorio Fermano e Maceratese, hanno la possibilità di visitare i laboratori artigiani e di vedere direttamente in fabbrica come si realizzano le scarpe.

Mentre i più curiosi possono visitare il Museo della Calzatura a Sant’Elpidio a Mare, dove è illustrata la storia delle calzature, dai primi approcci medioevali alle produzioni più recenti.

 

Poi, negli Outlet e negli spacci aziendali possono trovare ed acquistare calzature di tutti i generi (donna – uomo – bambino) vendute direttamente dai produttori a prezzi di fabbrica.

Piergiorgio Cianitto