Fare impresa nella Regione Marche



Dal turismo, al terziario, all’artigianato, quale attività economica possiamo intraprendere nelle Marche?


Non si esportano solo merci, si possono “esportare” anche la bellezza dei luoghi, i paesaggi meravigliosi, città d’arte e spiagge. E le Marche possiedono un immenso tesoro paesaggistico, storico, culturale ed artistico.
Questo è turismo, ed è un settore con una enorme potenzialità di crescita, e rappresenta una delle maggiori “industrie” italiane.

La Regione Marche con le sue splendide località balneari, e i sui pittoreschi borghi della collina marchigiana, rappresenta un valido esempio di luogo da esportare, cioè da visitare.


Infatti, il territorio marchigiano ha una forte vocazione turistica, con sevizi all’avanguardia garantiti da un ottimo sistema ricettizio, alberghi, camping, ristoranti, pizzerie, chalet e bar gelaterie.

E non solo, caratterizzata da elevati livelli di qualità della vita, la Regione Marche è un’ottima destinazione dove trasferirsi per vivere meglio.

Fanno parte del territorio marchigiano diversi distretti industriali: il distretto del mobile di Pesaro, il distretto della calzatura del fermano e del maceratese, e quindi, il distretto degli strumenti musicali di Castelfidardo, Osimo, Loreto e Recanati, poi diventato distretto plurisettoriale, come il distretto di Civitanova Marche, il distretto agroindustriale di San Benedetto del Tronto, nonché i distretti degli elettrodomestici e della carta di Fabriano ed il distretto del cappello di Montappone e Massa Fermana.


Distretti che si caratterizzano per una forte presenza dell’artigianato, con un’antica tradizione nel settore di appartenenza.

Ad esempio, nel fermano, la presenza di manodopera qualificata, ha permesso lo sviluppo della produzione di calzature di famose “griffe” come Loriblu, Tod’s, Hogan, Bikkembergs, e tanti altri, e un indotto importante di subfornitura di qualità per le aziende locali ed internazionali, nel quale è possibile sviluppare ulteriori filiere produttive.


Cos’è un distretto industriale?


Il distretto industriale è una zona ad alta specializzazione produttiva (dal Dizionario di economia e finanza – Treccani) è “un sistema produttivo costituito da un insieme di imprese, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, caratterizzate da una tendenza all’integrazione orizzontale e verticale e alla specializzazione produttiva, in genere concentrate in un determinato territorio e legate da una comune esperienza storica, sociale, economica e culturale.”

Cioè: un insieme di imprese, facenti generalmente parte di uno stesso settore produttivo, localizzato in un territorio circoscritto, tra le quali vi è collaborazione ma anche concorrenza.

In effetti, i vantaggi del far parte di un distretto industriale sono

La vicinanza geografica che favorisce lo scambio di conoscenze e l’innovazione nel distretto e che permette la circolazione di risorse umane e di merci nel territorio e tra le aziende;

L’alta specializzazione che favorisce la creazione di rapporti di sub fornitura consolidati, ciò in quanto, le imprese che formano un distretto, sono specializzate in differenti fasi della produzione e sono collegate tra loro da intensi rapporti di sub-fornitura.

Oltre al turismo e all’artigianato, nel territorio marchigiano è possibile sviluppare le attività comprese nel settore terziario, ovvero l’insieme delle attività economiche che producono servizi e prestazioni rivolte a famiglie ed imprese, cioè

° servizi di informazione, comunicazione e marketing;
° attività professionali scientifiche e tecniche;
° attività immobiliari e noleggio;
° agenzie di viaggio;
° attività finanziarie e assicurative;
° attività professionali e di consulenza;
° servizi di supporto alle imprese;
° attività artistiche e sportive;
° attività sanitarie e altri servizi sociali

Plumcake alle carote con yogurt

Il Plumcake alle carote con yogurt – ricetta di Sal De Riso di “È sempre mezzogiorno”

Ingredienti: 200 g di carote, 80 g di tuorlo, 0,5 g di sale, 100 ml di olio EVO, qualche goccia di succo di limone, 140 g di albume, 200 g di zucchero, 200 g di mandorle in polvere, 200 g di farina 00, 10 g di lievito per dolci, 100 g di yogurt, la scorza di arancia e lo zucchero a velo. (diametro della tortiera 24 cm)

Altidona

Altidona: un piccolo e grazioso Borgo medievale nella provincia di Fermo, che dall’alto di una collina, domina la valle dell’Aso, offrendo dei magnifici panorami.

Numana

Un grazioso Borgo alle pendici del Monte Conero, con un bellissimo Porto Turistico, e con le magnifiche spiagge della Riviera del Conero, dove dal centro storico, si possono ammirare dei fantastici panorami.

Panini di Sant’Antonio

La ricetta dei panini di Sant’Antonio Abate, Santo protettore degli Animali.

Il 17 gennaio è la festa di Sant’Antonio Abate e nelle Marche c’è la tradizione della benedizione degli animali e della preparazione e benedizione delle “Panette” o panini di Sant’Antonio.

Ingredienti: 600 g di farina 0, 80 g di zucchero, 1 pizzico di sale, 1 uovo, 50 g d’olio di semi, 250 ml di latte, 20 g di lievito di birra, 1 tuorlo d’uovo, qualche cucchiaio di latte, un pizzico di zucchero semolato.

Tanti Auguri per un Felice Anno Nuovo!

Tanti Auguri per un Felice 2022!

I buoni propositi per il nuovo anno

Monologo di Piergiorgio Cianitto

Video monologo con musica “Children” di Robert Miles e “Cavalcata delle Valchirie” di Richard Wagner

Immagini e foto del Porto di Civitanova Marche e della Pineta di porto Sant’Elpidio.

Cappelletti Marchigiani

I Cappelletti, la ricetta di Natale e per tutte le feste nelle Marche.

Ingredienti:

Per la sfoglia 300 g di farina e 3 uova;

Per il ripieno: 220 g di macinato misto (maiale, manzo e pollo), 50 g di mortadella, una salsiccia, 50 g di parmigiano, sale, pepe, noce moscata e burro.